Roma, 15 marzo 2009
Colleghe e colleghi Delegati,
mi rivolgo a voi in una forma senz’altro inusuale e probabilmente impropria, ma mi sento obbligato a farlo per la gravissima mancanza di rispetto che gli attuali vertici dell’istituto continuano a mostrare verso chi è stato eletto dagli artisti e di conseguenza verso gli artisti stessi. L’informazione sugli avvenimenti che rischiano di portare alla scomparsa dell’Imaie possiamo ricavarla in forma assolutamente insufficiente soltanto dalle poche righe che, bontà sua, il Presidente elargisce ai visitatori della homepage del sito Imaie. Queste laconiche comunicazioni però omettono completamente di parlare delle cause che hanno portato a situazioni tali da provocare l’intervento della magistratura e infine del Prefetto e troppo spesso si limitano a diffondere annunci vuoti o addirittura notizie false. Ve ne fornisco i due esempi più recenti:
1) da scheda Estinzione IMAIE del 23/02/2009: “..Sarà premura del Presidente Edoardo Vianello visionare al più presto gli atti presso gli uffici della Prefettura e successivamente comunicare più ampie notizie.” Dopo quasi tre settimane l’unica notizia è l’invito a firmare un documento nel quale si chiede di sostenere una posizione senza che essa sia stata almeno illustrata all’Assemblea dei Delegati dei Soci. Una dimenticanza? Vorrei tanto sbagliarmi, ma penso che saltare questo passaggio dipenda dall’impossibilità di far credere a interlocutori in grado di replicare che le molteplici difficoltà citate frettolosamente nel documento non siano invece prevaricazioni e addirittura irregolarità con possibili esiti di natura penale che vertici sani avrebbero potuto e dovuto evitare ed impedire. E’ più comodo rivolgersi ad una platea totalmente disinformata e in questo modo invitare a condividere una posizione che non difende l’Imaie in quanto istituto sano e trasparente, ma solo in quanto possibilità di ricevere qualche soldo – non importa come e non importa se qualcuno riceve illecitamente anche di più –. Una manovra strumentale e irrispettosa: gli artisti non sono buoi di una mandria che basta solo foraggiare perché vada dove vuole il bovaro. Gli elementi che, potrebbero portare il signor Prefetto a ritenere impossibile il perseguimento degli scopi associativi ci sono, forse potrebbero ancora essere rimossi se ci fosse la volontà reale di farlo, ma c’è questa volontà nei vertici dell’Imaie?
2) da scheda Il CDA contro l’estinzione dell’Ente dello 03/03/2009: “..il CDA ha approvato un Ordine del Giorno recante la volontà unanime di tutti i consiglieri dell’area artistica e sindacale di opporsi all’estinzione dell’Ente”.
Tutti i consiglieri dell’area artistica? E i membri che dovrebbero rappresentare gli attori dove sono? Ora, a meno di pensare che il Presidente creda che l’area artistica sia solo quella relativa al settore musicale, verrebbe da concludere che non sappia che nell’attuale CdA mancano i quattro consiglieri del settore audiovisivo. Ma il Presidente sa benissimo che quei quattro mancano; lo sa perché 10 (i membri del CdA attuale) è diverso da 14 (i membri di un CdA completo); lo sa perché un’ordinanza del Tribunale Civile di Roma ha sospeso i consiglieri prodotti dall’assemblea irregolare del 21 agosto; lo sa perché da mesi la maggioranza dei Delegati del settore audiovisivo chiede un’assemblea regolare che elegga rappresentanti veri, come possono testimoniare alcuni verbali di assemblee e da ultimo la richiesta che allego, ricevuta dal Presidente il 26 febbraio e alla quale il Presidente stesso non si è degnato di dare alcuna risposta. Sottopongo alla vostra attenzione queste gravi mancanze perché credo siano chiari segnali di una volontà che a mio parere va contrastata: qualcuno crede di poter mettere in scena la farsa di un’Imaie se non sana almeno in via di guarigione nella utopica speranza che il signor Prefetto non si accorga di un CdA monco, di regolamenti colabrodo, di irregolarità gestionali e di conflitti assolutamente evidenti. Qualcuno crede sia più opportuno cercare adesioni inconsapevoli e movimenti di piazza piuttosto che cercare tutta la collaborazione indispensabile per tentare di salvare un’Imaie a rischio di estinzione. Qualcuno avalla strumentalmente “riunioni di rivendicazione”, ma ostacola sgradevolmente il dialogo e l’informazione.
Noi però siamo l’Assemblea dei Delegati dei Soci, l’organo più importante dell’Imaie perché emanazione diretta della volontà dei veri proprietari dell’ente, gli artisti: è nostro preciso diritto essere informati e consultati perché è nostro preciso dovere fare tutto il possibile per salvare l’Imaie.
Danilo De Girolamo
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